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Amministrazione di sostegno

"Accanto ai più fragili ed a chi resta con loro"

Diritti

Conoscere, applicare e rispettare i diritti e le libertà fondamentali contribuisce a costruire una società più civile.

Dignità

Il senso di umanità si custodisce difendendo la dignità di chi è più fraglie.

Difesa

Diamo voce a chi non ne ha e forza a chi l’ha persa.
CHI SONO

Oltre 18 anni di esperienza e di competenza nell'ambito dell'Amministrazione di sostegno

Sono Matteo Morgia, un avvocato iscritto al Foro di Trieste che si esercita (oltre che esercitare) a risolvere questioni appassionanti un po' in tutta Italia. Mi occupo principalmente di diritto civile e il mio studio, per scelta o destino è diventato uno dei punti di riferimento per le procedure riguardanti misure di protezione di persone prive in tutto o in parte di autonomia. In ambiti delicati come la difesa dei diritti civili, delle libertà fondamentali e nelle procedure di interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno, metto a disposizione la mia esperienza, molto ascolto e risposte efficaci.
Le decine di casi affrontati mi hanno portato a operare in contesti spesso complessi, dove le decisioni da prendere e gli atti da compiere erano tra loro molto diversi, accomunati però da un’unica costante: la mancanza di tempo. Ho quindi affinato le tecniche di elaborazione di ricorsi, istanze e rendiconti e creato modelli operativi per ottenere le migliori risposte nel minor tempo possibile da Banche, INPS, Poste Italiane, Agenzia Entrate, Tribunale, ASL, Demanio, USL, Aziende Sanitarie, Ospedali, RSA, Regione, Ater, Ereas, Erap , Esatto Spa, Equitalia, ecc..
Mi piace immaginare la mia scrivania come un laboratorio di diritti, uno spazio di formazione e confronto, trampolino per workshop e seminari, punto propulsivo di buone prassi per chi si prende cura degli altri.
La mia formazione, oltre che giuridica, ha radici nel volontariato, nell’associazionismo e nell’impresa, esperienze tutte irrinunciabili e che mi permettono una sana dissociazione identitaria: a seconda dei casi alterno professionalità e distacco ad empatia e coinvolgimento; condisco sempre tutto con soluzioni rapide, concrete e possibilmente non troppo dispendiose.
Dal primo colloquio informativo, fino alla definizione della strategia, lavoreremo assieme lungo un percorso studiato ed adattato alle esigenze del vostro caso specifico, come un vestito su misura.

L'avvocato Matteo Morgia fondatore dello Studio Legale Morgia
Mano che regge una bilancia olografica
STUDIO LEGALE MORGIA

Punti di forza

Esperienza specifica

Dal 2007 sono affidatario di incarichi di avvocato di sostegno, tutore, curatore e procuratore, affiancando le persone più fragili ed i loro familiari anche con incarichi fiduciari diretti.
Questo lungo percorso consente una conoscenza pratica e approfondita della materia che permette di superare numerosi ostacoli anche burocratici.

Assistenza giudiziale

La lunga esperienza di settore ha permesso la difesa in molte procedure adattandomi alle diverse prassi dei Tribunali nazionali. La generazione e presentazione continua e costante di ricorsi, istanze e rendiconti consente di affinare la tecnica redazionale permettendo ad ogni atto di raggiungere lo scopo cui è destinato. Tutto questo consente di poter patrocinare in tutta Italia anche per mezzo di una rete di collaboratori.

Formazione

Sono formatore e relatore, ho partecipato a numerosi corsi e convegni dedicati al diritto delle persone fragili contribuendo alla formazione continua degli operatori del settore. Questa attività mi ha permesso un confronto costante e utile a contribuire alla ricerca e diffusione di buone pratiche. Imparo sempre qualcosa di nuovo da tutti e mi soddisfa condividerlo con molti.

Un appuntamento on-line informativo e gratuito

STUDIO LEGALE MORGIA

Direttamente dai CANALI SOCIAL

I miei servizi a vostra disposizione

Sono qui per proteggere i vostri interessi e fornire una rappresentanza affidabile, pronto ad affrontare questioni legali complesse e offrire soluzioni personalizzate per le vostre esigenze legali.

ADS SERVIZI

Analisi documentale
Redazione e deposito di ricorsi al Giudice Tutelare
Reclami al Tribunale
Istanze 374 e 375 c.c.
Istanze di modifica dei poteri dell’amministratore di sostegno
Istanza di liquidazione di equa indennità
Rendiconti e relazioni al Giudice Tutelare

A partire da euro 150,00

CONSULENZE IN VIDEOCONFERENZA

Primo contatto informativo gratuito (15 min.)
Pacchetti consulenza orari per gestione casi critici
Supporto strategico consensi e dissensi in ambito sanitario
Supporto redazione progetti assistenziali e di cura
Supporto limiti bancari e Poste
Procura notarile.
Trust e incarichi fiduciari
Gestione patrimonio

A partire da euro 79 (45 min)

AREA CIVILE

Separazioni e divorzi
Minori e famiglia
Disforia e rettificazioni del sesso
Successioni e divisioni ereditarie
Curatele di eredità giacenti
Trust

Costi da preventivo

I CASI PIU’ RECENTI

È possibile che l’amministratore limiti l'accesso al denaro in base ai poteri e doveri stabiliti dal giudice. Tuttavia, se si ritiene la gestione non adeguata e viene impedito di compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana, si può chiedere con le giuste forme al Giudice Tutelare di rivalutare la questione.

E’ sempre importante seguire le procedure di legge per rivolgersi agli uffici giudiziari. Può tuttavia accadere che ci siano ritardi dovuti anche al carico di lavoro del Tribunale. Anche in questi casi, con le giuste forme e procedure è possibile sollecitare.

Quando una persona è ricoverata in RSA, è possibile che l’amministratore di sostegno gestisca i rapporti con la struttura e con i servizi sociali, occupandosi delle spese e delle decisioni sanitarie, se autorizzato a farlo. Anche il ricovero permanente in RSA o casa di riposo deve essere autorizzato dal Giudice Tutelare.

Il decreto può essere emesso provvisoriamente senza l’ascolto diretto della persona interessata solo se il giudice lo ritiene necessario ed urgente per proteggere al meglio gli interessi della persona fragile. È previsto un termine per eventuale reclamo.

Se un familiare si oppone alla condivisione dei dati per l’ISEE, l’INPS può elaborare comunque la certificazione con le sole informazioni disponibili, ma con limitazioni sull’accesso a prestazioni agevolate. In alcuni casi precisi la mancata produzione può essere superata da una dichiarazione di estraneità resa dai servizi sociali. In altri casi si può ricorrere ai poteri istruttori del Giudice Tutelare.

Se l’incapacità di firma è associata a assenza di capacità di intendere e volere, è possibile che venga attivata o estesa un’amministrazione di sostegno come ultima soluzione possibile. Diversamente, se la persona è lucida e capace, ma impossibilitata a firmare ci sono altri strumenti.

Le spese per l’assistenza domiciliare possono essere sostenute con il patrimonio o la pensione dell’assistita. Se questi non bastano, possono intervenire i familiari, i servizi sociali o contributi pubblici. Non dimentichiamoci però che i figli sono civilmente obbligati e in presenza di determinati requisiti, tenuti al pagamento.

Nel caso in cui l’amministratore non adempia ai compiti affidati, è prevista la possibilità di segnalare la situazione al Giudice Tutelare nelle forme di legge. Il Giudice può valutarne la condotta e disporre eventuali provvedimenti. Ricordiamoci sempre che l’amministratore di sostegno spesso non è un convivente e non è una badante, colf o assistente familiare.

La vendita di un immobile intestato al beneficiario dell’AdS è subordinata a una specifica autorizzazione del Giudice Tutelare, che valuta l’utilità e la necessità dell’operazione.

Il compenso (indennità) dell’amministratore può essere previsto dal giudice in misura proporzionata al lavoro svolto e alle risorse del beneficiario. In caso di reddito basso, è possibile che il compenso venga ridotto o escluso. E no non è vero che un parente amministratore di sostegno non può chiedere di essere indennizzato.

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Cosa dicono di me

Foto cliente soddisfatto dell'Amministrazione di sostegno - Studio Legale Morgia
Mi sono rivolto allo studio Morgia per una questione legata a mio padre, che non era più in grado di gestire da solo. Non conoscevo bene la procedura, ma mi hanno seguito passo passo con pazienza e molta disponibilità. Non è stato semplice, ma sapere di avere qualcuno che ti ascolta fa la differenza
Marco A.
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Avevo bisogno di aiuto per fare la domanda di amministrazione di sostegno per mia zia. Avevo mille dubbi, ma l’avvocato è stato chiaro (anche se certe cose rimangono un po’ complicate). Comunque mi sono sentita capita e non lasciata sola. Grazie ancora!
Francesca F.
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Conoscevo Matteo già da un seminario, poi ho deciso di chiedere una consulenza per un caso in famiglia. Serio, concreto, e anche molto umano. Si respira attenzione vera alle persone. Lo consiglio.
Carlo R.
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Esperienza un po’ altalenante. Mi sono rivolto allo studio per una questione di famiglia e, anche se alla fine tutto è andato ok, non sempre mi sono sentito seguito come speravo. A volte era difficile avere risposte rapide, e alcune cose le ho capite solo a metà. Comunque, massima correttezza.
Giovanna M.
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